ON. VITTORIO MESSA
28 ottobre 2008
COMUNICATO STAMPA -Pubblicato dal Consigliere PROCACCINI Mario
Fontanelle di Valle Martella !!!
Assessore Bonamoneta batta un colpo se cè ?
http://marioprocaccini.blogspot.com/2008/11/attivit-politica-del-consigliere.html
27 ottobre 2008
Piazza di Vittorio prima 12000, poi 80000,cosa significa tutto questo "ASSESSORE bonamoneta ?
http://marioprocaccini.blogspot.com/2008/12/il-cimitero-il-luogo-che-misura-la.html
Egregio Assessore BONAMONETA, le sembra normale tutto ciò oppure cè qualcosa che non quadra ?
Appena può e senza fretta, ci faccia sapere!
http://marioprocaccini.blogspot.com/2008/10/morti-bianche-riflessioni-dellamico.html
http://marioprocaccini.blogspot.com/2008/10/morti-bianche-riflessioni-dellamico.html
Egregio Assessore BONAMONETA, le sembra normale tutto ciò oppure cè qualcosa che non quadra ?
Appena può e senza fretta, ci faccia sapere!
http://marioprocaccini.blogspot.com/2008/10/morti-bianche-riflessioni-dellamico.html
http://marioprocaccini.blogspot.com/2008/10/morti-bianche-riflessioni-dellamico.html
VALLE MARTELLA PLESSO SCOLASTICO SICURO CHE L'IMMOBILE FA PARTE DEL PATRIMONIO COMUNALE ?
L'assessore BONAMONETA risponde .....
Come volevasi dimostrare ! L'Assessore non è a conoscenza che il plesso scolastico ancora oggi è di proprietà del signor FRANCISCI Carlo.Penso che sia opportuno che l'assessore consulti la sentenza n.1778/96 del tribunale civile di Roma emessa nell'anno 2000, affinchè si renda conto di come sono stati spesi i soldi del contribuente e come è stata raggirata la legge regionale del 1993.
25 ottobre 2008
USOCAPIONE ?ASSESSORE BONAMONETA QUESTE FOTO COSA SONO ?
ASSESSORE BONAMONETA MA LEI LO SA CHE ACEA NON ESISTE PIU' ?
http://
http://ladestrapervallemartella.blogspot.com/2008/10/rassegna-stampa.html
24 ottobre 2008
TERRITORIO ZAGAROLESE
(vedi anche...Intervento socio-assistenziale a favore di una persona non identificata)
....è questa la raccolta differenziata?22 ottobre 2008
VALLE MARTELLA"PRESUNTA SPECULAZIONE EDILIZIA " ?
RIFLESSIONE DEL CONSIGLIERE PROCACCINI SU VALLE MARTELLA
"PRESUNTA SPECULAZIONE EDILIZIA " ?
Ø Lo scrivente, in qualità di consigliere comunale del Comune di Zagarolo, da oltre due anni e mezzo, propone interrogazione in merito ai piani di recupero tesi al “recupero” di tutti i fabbricati ad uso abitativo e commerciale, edificati oltre trent’anni/quaranta fa nella frazione di Valle Martella di Zagarolo;
Ø Nel corso del consiglio comunale, del 29.12.2007, dopo svariati decenni di immobilismo da parte delle varie Amministrazioni di sinistra e centro sinistra succedutesi nell’ambito del Comune di Zagarolo, venivano finalmente approvati i piani di recupero nella frazione di che trattasi;
Ø Nell’ambito del Consiglio Comunale del 30.07.2008, lo scrivente, non riuscendo ad ottenere alcun tipo di rassicurazione da parte del Sindaco Sig. Leodori, proponeva ulteriore interrogazione orale, tesa ad ottenere precisi chiarimenti in merito allo stato dell’arte dei predetti piani, ovvero finalizzata ad ottenere informazioni circa il recupero dell’intero patrimonio edilizio esistente in località Valle Martella.
Ø I piani di Recupero per Valle Martella, approvati nella seduta consiliare del 29.12.2007, venivano trasmessi alla Regione Lazio solo a seguito dell’interrogazione orale summenzionata, poiché i medesimi risultano acclarati al protocollo dell’Ufficio di Segreteria della Regione, in data 01.08.2008, protocollo reg. Lazio, n. 139600. Ne consegue che, il Sindaco Sig. Daniele Leodori, per motivi non meglio specificati, non ha provveduto a trasmettere i piani di recupero a seguito dell’adunanza consiliare del 29.12.2007 sebbene, i medesimi, fossero stati formalmente approvati a seguito della suddetta adunanza;
Ø Il Regolamento Comunale prescrive che le risposte alle interrogazioni devono essere rese nel corso del successivo Consiglio Comunale, se questo ricade entro i trenta giorni dall’inoltro dell’interrogazione, o, dopo trenta giorni, qualora in tale lasso di tempo non ne sia convocato un altro. Orbene, in data 04.08.2008, è stato convocato un successivo Consiglio Comunale e, comunque i trenta giorni sono scaduti il 30.8.2008. Tuttavia, il Sindaco Sig. Leodori, non ha provveduto a fornire risposta all’interrogazione proposta, violando conseguentemente il Regolamento Comunale, complice anche l’inerzia del Presidente del Consiglio e del Segretario Comunale che non hanno sollecitato in alcun modo il Sindaco al rispetto del Regolamento in questione;
Ø Nel corso della Conferenza dei Capigruppo del Comune di Zagarolo, tenutasi in data 15.09.2008, a seguito di puntuale domanda posta dallo scrivente in merito allo stato dei piani di recupero per Valle Martella, il Sindaco, rispondeva che non aveva ricevuto risposta dalla Regione Lazio e, quindi, ai sensi di una normativa non meglio specificata, sosteneva che può ritenersi applicabile il cosiddetto “silenzio-assenso” che, da quanto risulta allo scrivente (combinato disposto dei commi 1 e 4 della L. R. n. 36 del 02.07.1987), non risulta applicabile alla specie di che trattasi. In ogni caso, eludendo nuovamente la domanda posta e, l’interrogazione proposta in data 30.07.2008, rifiutava di fornire ulteriori informazioni lasciando ampi dubbi interpretativi sia sul reale stato dei summenzionati piani di recupero che sulla veridicità delle informazioni fornite, atteso peraltro che, il medesimo, in molteplici circostanze ha reso risposte confusionarie e contraddittorie, come accaduto di recente per l’istituzione delle Alte Professionalità in ambito Comunale, le indennità corrisposte ad un ristretto numero di dipendenti Comunali, o, la stravagante nomina a vicesegretario di un dipendente sprovvisto nei prescritti requisiti.
Tutto ciò premesso, preso atto dello stato confusionario della situazione e, dei reiterate rifiuti nel fornire delucidazioni da parte del Sindaco in merito alla questione di che trattasi, lo scrivente nutre legittime perplessità sia in merito alla fondatezza normativa del “silenzio-assenso” che alla percentuale del patrimonio edilizio che potrà essere recuperato, atteso che nella località di Valle Martella esistono numerosi vincoli sia di natura idrogeologica che archeologica. Peraltro, ammesso che per la specie in esame possa applicarsi il combinato disposto dei commi 1 e 4 della L.R. 36/87, questo impone che le deliberazioni di consiglio devono essere inviate entro 60 giorni dalla data di deliberazione di controdeduzioni alle opposizioni e l’approvazione si concretizza trascorsi 120 giorni senza aver ricevuto osservazioni da parte della Regione (silenzio-assenso). Nella fattispecie, entrambi i due vincoli temporali, per quanto esposto in premessa, non sono stati rispettati e, dunque, l’intero procedimento per i piani di recupero di Valle Martella andrebbe ripetuto ex-novo a causa del negligente e discutibile modo di gestire l’Ente da parte del Sindaco.
Il Gruppo Consiliare de La Destra per Zagarolo aveva richiesto il recupero dell’intero patrimonio edilizio nella frazione in parola, ma stante l’ingiustificata inerzia palesata dall’Amministrazione nel corso del 2008 teme che, il recupero in oggetto, semmai ci sarà, andrà a beneficiare una piccola percentuale del patrimonio edilizio lasciando nella disperazione le numerose famiglie che abitano da decenni in predetta località.
Cons. Mario Procaccini
ALCUNE NORME.
Il P.P. una volta redatto, viene adottato con delibera del consiglio comunale.
Poi depositato per pubblicazione per 30 giorni.
Vengono effettuate le osservazioni durante questi 30 giorni e per i successivi 30 giorni.
Si avvia la fase delle controdeduzioni con successivi rigetti e accoglimenti. Il pacco viene trasferito in Regione.
La giunta regionale ha quattro possibilità:
non approva e lo ritrasmette in comune;
apporta modifiche sostanziali, il comune deve ripubblicare;
apporta modifiche non sostanziali e approva il piano;
approva il piano.
Dato che l'iter è lungo e macchinoso, si rende necessario salvaguardare il P.P., tramite il sindaco, davanti a richieste di trasformazione del territorio in contrasto con il P.P. adottato.
Queste misure di salvaguardia hanno la durata di 3 anni.
parere regionale
REGIONE LAZIO
DIPARTIMENTO TERRITORIO
Direzione Regionale Territorio e Urbanistica
________________________________________________________________________________________________________________________
Via Giorgione, 129 – 00147 Roma Tel. 06.51681
Roma, lì ………………………..
Comune di S. Angelo Romano (RM)
Oggetto: Riscontro quesito circa l’interpretazione dell’art. 4 della L.R. n. 36/87.
In riscontro al quesito di cui all’oggetto, si ritiene di dover condividere l’interpretazione
fatta propria da codesto Comune in ordine all’ultimo comma dell’art. 4 della L.R. n. 36/87.
Infatti, la laconica disposizione secondo cui “trascorso detto termine gli strumenti
urbanistici attuativi si intendono approvati” - la quale, per così come formulata, non sembra adombrare la necessità di un ulteriore intervento da parte dell’Amministrazione comunale(come espressamente previsto, in ipotesi concettualmente analoga, per es. dall’art. 19 delD.P.R. 8 giugno 2001, n. 327) che chiuda il procedimento – depone indubbiamente a favore della soluzione prospettata.
In altre parole, il silenzio tenuto dalla Regione nel periodo di tempo (120 gg.) a questa assegnato per l’approvazione per piano urbanistico attuativo, acquista un suo specifico valore provvedimentale, concretandosi in un implicito atto di assenso, che è, di per sé, bastevole a completare la fattispecie.
Fermo quanto sopra, appare indiscutibile la generale opportunità che il comune adotti, in tali fattispecie, un atto ricognitivo dell’intervenuta approvazione dello strumento urbanistico a seguito dell’infruttuoso decorso dei termini, al fine di dar contezza ai diretti interessati nonché ai terzi dell’approvazione medesima.
Il Direttore
"PRESUNTA SPECULAZIONE EDILIZIA " ?
Ø Lo scrivente, in qualità di consigliere comunale del Comune di Zagarolo, da oltre due anni e mezzo, propone interrogazione in merito ai piani di recupero tesi al “recupero” di tutti i fabbricati ad uso abitativo e commerciale, edificati oltre trent’anni/quaranta fa nella frazione di Valle Martella di Zagarolo;
Ø Nel corso del consiglio comunale, del 29.12.2007, dopo svariati decenni di immobilismo da parte delle varie Amministrazioni di sinistra e centro sinistra succedutesi nell’ambito del Comune di Zagarolo, venivano finalmente approvati i piani di recupero nella frazione di che trattasi;
Ø Nell’ambito del Consiglio Comunale del 30.07.2008, lo scrivente, non riuscendo ad ottenere alcun tipo di rassicurazione da parte del Sindaco Sig. Leodori, proponeva ulteriore interrogazione orale, tesa ad ottenere precisi chiarimenti in merito allo stato dell’arte dei predetti piani, ovvero finalizzata ad ottenere informazioni circa il recupero dell’intero patrimonio edilizio esistente in località Valle Martella.
Ø I piani di Recupero per Valle Martella, approvati nella seduta consiliare del 29.12.2007, venivano trasmessi alla Regione Lazio solo a seguito dell’interrogazione orale summenzionata, poiché i medesimi risultano acclarati al protocollo dell’Ufficio di Segreteria della Regione, in data 01.08.2008, protocollo reg. Lazio, n. 139600. Ne consegue che, il Sindaco Sig. Daniele Leodori, per motivi non meglio specificati, non ha provveduto a trasmettere i piani di recupero a seguito dell’adunanza consiliare del 29.12.2007 sebbene, i medesimi, fossero stati formalmente approvati a seguito della suddetta adunanza;
Ø Il Regolamento Comunale prescrive che le risposte alle interrogazioni devono essere rese nel corso del successivo Consiglio Comunale, se questo ricade entro i trenta giorni dall’inoltro dell’interrogazione, o, dopo trenta giorni, qualora in tale lasso di tempo non ne sia convocato un altro. Orbene, in data 04.08.2008, è stato convocato un successivo Consiglio Comunale e, comunque i trenta giorni sono scaduti il 30.8.2008. Tuttavia, il Sindaco Sig. Leodori, non ha provveduto a fornire risposta all’interrogazione proposta, violando conseguentemente il Regolamento Comunale, complice anche l’inerzia del Presidente del Consiglio e del Segretario Comunale che non hanno sollecitato in alcun modo il Sindaco al rispetto del Regolamento in questione;
Ø Nel corso della Conferenza dei Capigruppo del Comune di Zagarolo, tenutasi in data 15.09.2008, a seguito di puntuale domanda posta dallo scrivente in merito allo stato dei piani di recupero per Valle Martella, il Sindaco, rispondeva che non aveva ricevuto risposta dalla Regione Lazio e, quindi, ai sensi di una normativa non meglio specificata, sosteneva che può ritenersi applicabile il cosiddetto “silenzio-assenso” che, da quanto risulta allo scrivente (combinato disposto dei commi 1 e 4 della L. R. n. 36 del 02.07.1987), non risulta applicabile alla specie di che trattasi. In ogni caso, eludendo nuovamente la domanda posta e, l’interrogazione proposta in data 30.07.2008, rifiutava di fornire ulteriori informazioni lasciando ampi dubbi interpretativi sia sul reale stato dei summenzionati piani di recupero che sulla veridicità delle informazioni fornite, atteso peraltro che, il medesimo, in molteplici circostanze ha reso risposte confusionarie e contraddittorie, come accaduto di recente per l’istituzione delle Alte Professionalità in ambito Comunale, le indennità corrisposte ad un ristretto numero di dipendenti Comunali, o, la stravagante nomina a vicesegretario di un dipendente sprovvisto nei prescritti requisiti.
Tutto ciò premesso, preso atto dello stato confusionario della situazione e, dei reiterate rifiuti nel fornire delucidazioni da parte del Sindaco in merito alla questione di che trattasi, lo scrivente nutre legittime perplessità sia in merito alla fondatezza normativa del “silenzio-assenso” che alla percentuale del patrimonio edilizio che potrà essere recuperato, atteso che nella località di Valle Martella esistono numerosi vincoli sia di natura idrogeologica che archeologica. Peraltro, ammesso che per la specie in esame possa applicarsi il combinato disposto dei commi 1 e 4 della L.R. 36/87, questo impone che le deliberazioni di consiglio devono essere inviate entro 60 giorni dalla data di deliberazione di controdeduzioni alle opposizioni e l’approvazione si concretizza trascorsi 120 giorni senza aver ricevuto osservazioni da parte della Regione (silenzio-assenso). Nella fattispecie, entrambi i due vincoli temporali, per quanto esposto in premessa, non sono stati rispettati e, dunque, l’intero procedimento per i piani di recupero di Valle Martella andrebbe ripetuto ex-novo a causa del negligente e discutibile modo di gestire l’Ente da parte del Sindaco.
Il Gruppo Consiliare de La Destra per Zagarolo aveva richiesto il recupero dell’intero patrimonio edilizio nella frazione in parola, ma stante l’ingiustificata inerzia palesata dall’Amministrazione nel corso del 2008 teme che, il recupero in oggetto, semmai ci sarà, andrà a beneficiare una piccola percentuale del patrimonio edilizio lasciando nella disperazione le numerose famiglie che abitano da decenni in predetta località.
Cons. Mario Procaccini
ALCUNE NORME.
Il P.P. una volta redatto, viene adottato con delibera del consiglio comunale.
Poi depositato per pubblicazione per 30 giorni.
Vengono effettuate le osservazioni durante questi 30 giorni e per i successivi 30 giorni.
Si avvia la fase delle controdeduzioni con successivi rigetti e accoglimenti. Il pacco viene trasferito in Regione.
La giunta regionale ha quattro possibilità:
non approva e lo ritrasmette in comune;
apporta modifiche sostanziali, il comune deve ripubblicare;
apporta modifiche non sostanziali e approva il piano;
approva il piano.
Dato che l'iter è lungo e macchinoso, si rende necessario salvaguardare il P.P., tramite il sindaco, davanti a richieste di trasformazione del territorio in contrasto con il P.P. adottato.
Queste misure di salvaguardia hanno la durata di 3 anni.
parere regionale
REGIONE LAZIO
DIPARTIMENTO TERRITORIO
Direzione Regionale Territorio e Urbanistica
________________________________________________________________________________________________________________________
Via Giorgione, 129 – 00147 Roma Tel. 06.51681
Roma, lì ………………………..
Comune di S. Angelo Romano (RM)
Oggetto: Riscontro quesito circa l’interpretazione dell’art. 4 della L.R. n. 36/87.
In riscontro al quesito di cui all’oggetto, si ritiene di dover condividere l’interpretazione
fatta propria da codesto Comune in ordine all’ultimo comma dell’art. 4 della L.R. n. 36/87.
Infatti, la laconica disposizione secondo cui “trascorso detto termine gli strumenti
urbanistici attuativi si intendono approvati” - la quale, per così come formulata, non sembra adombrare la necessità di un ulteriore intervento da parte dell’Amministrazione comunale(come espressamente previsto, in ipotesi concettualmente analoga, per es. dall’art. 19 delD.P.R. 8 giugno 2001, n. 327) che chiuda il procedimento – depone indubbiamente a favore della soluzione prospettata.
In altre parole, il silenzio tenuto dalla Regione nel periodo di tempo (120 gg.) a questa assegnato per l’approvazione per piano urbanistico attuativo, acquista un suo specifico valore provvedimentale, concretandosi in un implicito atto di assenso, che è, di per sé, bastevole a completare la fattispecie.
Fermo quanto sopra, appare indiscutibile la generale opportunità che il comune adotti, in tali fattispecie, un atto ricognitivo dell’intervenuta approvazione dello strumento urbanistico a seguito dell’infruttuoso decorso dei termini, al fine di dar contezza ai diretti interessati nonché ai terzi dell’approvazione medesima.
Il Direttore
21 ottobre 2008
Rassegna stampa
LA PREFETTURA DENUNCIA LEODORI ALLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI DI ROMA
Egregio direttore,
le scrivo per mettere al corrente i suoi tanti lettori di uno degli ultimi successi conseguito dal gruppo consiliare de La Destra che umilmente rappresento nel comune di Zagarolo. Con il consueto pragmatismo vengo immediatamente al sodo, evitando di perder tempo con le consuete filastrocche demagogiche a cui, da diversi anni, la maggior parte degli esponenti politici gabinei hanno abituato i suoi gentili lettori. Ciò premesso intendo parlarle della vicenda relativa alle “strampalate” indennità di posizione conferite dal Sindaco di Zagarolo Daniele Leodori ai sette Responsabili di Area comunali, a decorrere dal 1.1.2006, inquadrati in Cat. D, di cui uno solo in possesso di diploma di laurea e, al Responsabile dell’Ufficio di Supporto del Sindaco di importo pari a 16.000,00 euro.
Per dovizia di cronaca, ritengo opportuno rammentare che all’indomani delle elezioni Politiche del 2006, vinte dal centro-sinistra per una manciata di voti, il Sindaco di Zagarolo ha pubblicato una deliberazione di Giunta comunale per mezzo della quale conferiva ai sette Responsabili di Area summenzionati, una indennità di posizione pari al massimo dell’importo previsto dal CCNL per gli enti locali per le cosiddette Alte Professionalità. Dalla stessa deliberazione, inoltre, si desumeva che un provvedimento analogo era già stato disposto a favore del Responsabile dell’Ufficio di Supporto del Sindaco, dipendente comunale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, inquadrato in Cat. C1, per motivazioni non meglio specificate. L’inciso di cui sopra teso ad evidenziare la coincidenza delle date, può sembrare eccessivamente di dettaglio, ma sa com’è, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!
Da allora, gentile direttore, ho proposto tre interrogazioni consiliari oltre svariate richieste di chiarimento all’ex Direttore Generale Dott. Piero Pescatori, al Sindaco Leodori e, negli ultimi tempi, anche al nuovo Direttore Generale Dott. ssa Daniela Urtesi finalizzate a far chiarezza in merito alla legittimità di predette indennità e se, provvedimenti analoghi, fossero stati disposti o pianificati anche per i restanti dipendenti comunali. Di contro, nel corso di questi anni, ho ricevuto risposte contraddittorie, superficiali, irridenti o prive di fondamento giuridico. Stanco di tale inqualificabile comportamento dell’Amministrazione, recentemente, ho deciso di rivolgermi al vice prefetto di Roma, Dott. Ferdinando Santoriello il quale, preso atto delle numerose e gravi anomalie di carattere amministrativo, ha denunciato il Sindaco Leodori alla Procura della Corte dei Conti di Roma. Quest’ultimo, dopo anni di spavalderia e d’intollerabili atteggiamenti di supponenza, complice anche l’appoggio indiscriminato di un paio di esponenti politici di “finta” opposizione, inizialmente eletti nella fila dell’UDC in seguito folgorati dai circoli della Brambilla e, recentemente, auto-proclamatosi gruppo misto verso il Popolo delle Libertà sebbene già severamente “bastonati” dal capogruppo del PdL di Zagarolo Dott. Salvatore Genovese, si è improvvisamente ravveduto sul modo “stravagante” di gestire l’Ente ed ha immediatamente disposto, a far data dal 1.8.2008, il ripristino delle Posizioni Organizzative in luogo delle Alte Professionalità, avviando allo stesso tempo uno sciagurato procedimento finalizzato al recupero delle indennità indebitamente erogate ai summenzionati dipendenti.
Giova a tal proposito evidenziare che, nonostante la denuncia ricevuta dal vice prefetto Dott. Ferdinando Santarello, il Sindaco si è ben guardato dal descrivere il caotico stato in cui ha trascinato il comune di Zagarolo nel corso degli ultimi otto anni, evitando di rappresentare che l’indennità corrisposta al Responsabile dell’Ufficio di Supporto del Sindaco, dapprima di 16.000,00 euro annui e dopo la denuncia del vice prefetto, improvvisamente adeguata a 12.500,00 euro, non è applicabile al dipendente in questione come, d’altronde, si è ben guardato dal riferire che, in spregio alle più elementari norme del buon governo amministrativo, lo scorso febbraio, ha nominato vice segretario generale un dipendente comunale sprovvisto dei prescritti requisiti e, con il supporto del medesimo, ha illegittimamente approvato diverse dozzine di deliberazioni di Giunta Comunale con ripercussioni sull’erario tuttora da scoprire e quantificare. Le garantisco che stiamo parlando solo della punta di un enorme iceberg, poiché la pessima amministrazione Leodori è ancora tutta da raccontare. A tal proposito, nel prosieguo, mi riprometto di ragguagliarla circa i numerosi affidamenti fiduciari disposti dal Sindaco, non di rado, senza il necessario avallo dei preposti Uffici Comunali, della famigerata Commissione Edilizia Comunale che esercita un controllo capillare su qualsivoglia attività di carattere urbanistico, dei recenti piani di recupero per Valle Martella che risolvono poco o nulla alla popolazione ivi residente oppure del progetto della raccolta differenziata portato avanti a colpi d’improvvisazione come attesta, a titolo esplicativo, la scelta del sito su cui realizzare l’ecocentro, dapprima allegramente identificato in una zona distante circa 8-9 Km dal centro storico in loc. Colle Oliveto delle Scossite e, a seguito di interrogazione alla Provincia di Roma proposta dall’On. Buontempo, immediatamente spostato in un sito posto a circa 3 Km dal paese in loc. Prato Giordano.
Egregio direttore, ad ogni buon conto, consapevole della buonafede dei dipendenti comunali in questione, mi sono prontamente attivato con la dirigenza del partito che rappresento a Zagarolo, nonché con i preposti organi ispettivi, affinché a pagare dei tanti errori sopra esposti siano solamente il Sindaco Daniele Leodori, l’ex Direttore Generale Piero Pescatori e, se ne ricorreranno i presupposti, il Collegio dei Revisori dei Conti che, da quanto risulta allo scrivente, ha per anni tollerato le palesi violazioni di natura patrimoniale e contabile, decidendosi a richiamare il Sindaco al ripristino della legalità, solo a seguito dell’intervento del vice prefetto di Roma Dott. Ferdinando Santoriello.
Intendo precisare che tutto ciò, è stato portato avanti con lo spirito di ripristinare la legalità ed il buon governo amministrativo nell’ambito del Comune di Zagarolo, da troppi anni allo sbaraglio a causa di una gestione amministrativa approssimativa, arrogante, rappresentativa solo di sé stessa e dei propri accoliti e, assolutamente sorda alle esigenze elementari del cittadino. Proprio nei confronti di quest’ultimo, lo scrivente, consapevole dei doveri insiti nel mandato di consigliere comunale di minoranza, non vuole né intende mettere la testa sotto la sabbia e far finta che nulla stia accadendo in questi anni di ingiustificabile e sfrontata illegalità messa in atto dall’allegra Amministrazione Leodori.
Egregio direttore,
le scrivo per mettere al corrente i suoi tanti lettori di uno degli ultimi successi conseguito dal gruppo consiliare de La Destra che umilmente rappresento nel comune di Zagarolo. Con il consueto pragmatismo vengo immediatamente al sodo, evitando di perder tempo con le consuete filastrocche demagogiche a cui, da diversi anni, la maggior parte degli esponenti politici gabinei hanno abituato i suoi gentili lettori. Ciò premesso intendo parlarle della vicenda relativa alle “strampalate” indennità di posizione conferite dal Sindaco di Zagarolo Daniele Leodori ai sette Responsabili di Area comunali, a decorrere dal 1.1.2006, inquadrati in Cat. D, di cui uno solo in possesso di diploma di laurea e, al Responsabile dell’Ufficio di Supporto del Sindaco di importo pari a 16.000,00 euro.
Per dovizia di cronaca, ritengo opportuno rammentare che all’indomani delle elezioni Politiche del 2006, vinte dal centro-sinistra per una manciata di voti, il Sindaco di Zagarolo ha pubblicato una deliberazione di Giunta comunale per mezzo della quale conferiva ai sette Responsabili di Area summenzionati, una indennità di posizione pari al massimo dell’importo previsto dal CCNL per gli enti locali per le cosiddette Alte Professionalità. Dalla stessa deliberazione, inoltre, si desumeva che un provvedimento analogo era già stato disposto a favore del Responsabile dell’Ufficio di Supporto del Sindaco, dipendente comunale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, inquadrato in Cat. C1, per motivazioni non meglio specificate. L’inciso di cui sopra teso ad evidenziare la coincidenza delle date, può sembrare eccessivamente di dettaglio, ma sa com’è, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!
Da allora, gentile direttore, ho proposto tre interrogazioni consiliari oltre svariate richieste di chiarimento all’ex Direttore Generale Dott. Piero Pescatori, al Sindaco Leodori e, negli ultimi tempi, anche al nuovo Direttore Generale Dott. ssa Daniela Urtesi finalizzate a far chiarezza in merito alla legittimità di predette indennità e se, provvedimenti analoghi, fossero stati disposti o pianificati anche per i restanti dipendenti comunali. Di contro, nel corso di questi anni, ho ricevuto risposte contraddittorie, superficiali, irridenti o prive di fondamento giuridico. Stanco di tale inqualificabile comportamento dell’Amministrazione, recentemente, ho deciso di rivolgermi al vice prefetto di Roma, Dott. Ferdinando Santoriello il quale, preso atto delle numerose e gravi anomalie di carattere amministrativo, ha denunciato il Sindaco Leodori alla Procura della Corte dei Conti di Roma. Quest’ultimo, dopo anni di spavalderia e d’intollerabili atteggiamenti di supponenza, complice anche l’appoggio indiscriminato di un paio di esponenti politici di “finta” opposizione, inizialmente eletti nella fila dell’UDC in seguito folgorati dai circoli della Brambilla e, recentemente, auto-proclamatosi gruppo misto verso il Popolo delle Libertà sebbene già severamente “bastonati” dal capogruppo del PdL di Zagarolo Dott. Salvatore Genovese, si è improvvisamente ravveduto sul modo “stravagante” di gestire l’Ente ed ha immediatamente disposto, a far data dal 1.8.2008, il ripristino delle Posizioni Organizzative in luogo delle Alte Professionalità, avviando allo stesso tempo uno sciagurato procedimento finalizzato al recupero delle indennità indebitamente erogate ai summenzionati dipendenti.
Giova a tal proposito evidenziare che, nonostante la denuncia ricevuta dal vice prefetto Dott. Ferdinando Santarello, il Sindaco si è ben guardato dal descrivere il caotico stato in cui ha trascinato il comune di Zagarolo nel corso degli ultimi otto anni, evitando di rappresentare che l’indennità corrisposta al Responsabile dell’Ufficio di Supporto del Sindaco, dapprima di 16.000,00 euro annui e dopo la denuncia del vice prefetto, improvvisamente adeguata a 12.500,00 euro, non è applicabile al dipendente in questione come, d’altronde, si è ben guardato dal riferire che, in spregio alle più elementari norme del buon governo amministrativo, lo scorso febbraio, ha nominato vice segretario generale un dipendente comunale sprovvisto dei prescritti requisiti e, con il supporto del medesimo, ha illegittimamente approvato diverse dozzine di deliberazioni di Giunta Comunale con ripercussioni sull’erario tuttora da scoprire e quantificare. Le garantisco che stiamo parlando solo della punta di un enorme iceberg, poiché la pessima amministrazione Leodori è ancora tutta da raccontare. A tal proposito, nel prosieguo, mi riprometto di ragguagliarla circa i numerosi affidamenti fiduciari disposti dal Sindaco, non di rado, senza il necessario avallo dei preposti Uffici Comunali, della famigerata Commissione Edilizia Comunale che esercita un controllo capillare su qualsivoglia attività di carattere urbanistico, dei recenti piani di recupero per Valle Martella che risolvono poco o nulla alla popolazione ivi residente oppure del progetto della raccolta differenziata portato avanti a colpi d’improvvisazione come attesta, a titolo esplicativo, la scelta del sito su cui realizzare l’ecocentro, dapprima allegramente identificato in una zona distante circa 8-9 Km dal centro storico in loc. Colle Oliveto delle Scossite e, a seguito di interrogazione alla Provincia di Roma proposta dall’On. Buontempo, immediatamente spostato in un sito posto a circa 3 Km dal paese in loc. Prato Giordano.
Egregio direttore, ad ogni buon conto, consapevole della buonafede dei dipendenti comunali in questione, mi sono prontamente attivato con la dirigenza del partito che rappresento a Zagarolo, nonché con i preposti organi ispettivi, affinché a pagare dei tanti errori sopra esposti siano solamente il Sindaco Daniele Leodori, l’ex Direttore Generale Piero Pescatori e, se ne ricorreranno i presupposti, il Collegio dei Revisori dei Conti che, da quanto risulta allo scrivente, ha per anni tollerato le palesi violazioni di natura patrimoniale e contabile, decidendosi a richiamare il Sindaco al ripristino della legalità, solo a seguito dell’intervento del vice prefetto di Roma Dott. Ferdinando Santoriello.
Intendo precisare che tutto ciò, è stato portato avanti con lo spirito di ripristinare la legalità ed il buon governo amministrativo nell’ambito del Comune di Zagarolo, da troppi anni allo sbaraglio a causa di una gestione amministrativa approssimativa, arrogante, rappresentativa solo di sé stessa e dei propri accoliti e, assolutamente sorda alle esigenze elementari del cittadino. Proprio nei confronti di quest’ultimo, lo scrivente, consapevole dei doveri insiti nel mandato di consigliere comunale di minoranza, non vuole né intende mettere la testa sotto la sabbia e far finta che nulla stia accadendo in questi anni di ingiustificabile e sfrontata illegalità messa in atto dall’allegra Amministrazione Leodori.
10 ottobre 2008
PIANI DI RECUPERO PER VALLE MARTELLA- TAGLIO DEI LINEARI DEI COLLI
COMUNE DI ZAGAROLO GRUPPO CONSILIARE“LA DESTRA”
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ZAGAROLO
AL SEGRETARIO GENERALE D.SSA. DANIELA URTESI
AL RESPONSABILE AREA IV^ sig. FONTANA
OGGETTO:- richiesta notizie-. Piani di recupero per Valle Martella.
CONSIDERATO che gli atti necessari per l’espletamento del proprio mandato consiliare vengono frequentemente forniti con grave ritardo, le risposte alle interrogazioni sistematicamente violano i tempi e le modalità prescritte nel Regolamento CONSILIARE e che la recente nomina del Segretario Generale Dott. ssa Daniela Urtesi , non ha nella sostanza, modificato le pessime abitudini acquisite dall’Amministrazione con la compiacenza dell’ex Direttore Generale, Dott. Piero Pescatori.Lo scrivente, a tal proposito, non può esimersi dallo stigmatizzare l’inqualificabile comportamento del Sindaco che, a distanza di OLTRE un anno, non ha ancora provveduto a fornire risposta all’interrogazioni orale presentata nel corso dell’adunanze assembleari.PREMESSO che con l'approvazione del Piano di Recupero (Valle Martella)e per le osservazioni presentate la Regione ha prescritto (OLTRE il taglio dei lineari dei Colli )che per la zona Valle Martella si stima una cubatura aggiuntiva di 150.000 mc mentre per le osservazioni una cubatura di 110.000 mc.Pertanto complessivamente la nuova cubatura di incremento risulterebbe di 762.000 mc, corrispondente a 7620 abitanti da insediare e pertanto superiore a quella prevista pari a 5895 abitanti.Al fine di ricondurre il giusto incremento volumetrico nella presente variante, si è "proceduto a correzione d’ufficio in ciascuna sottozona." CIO’ PREMESSO si RICHIEDE alla S.V. la conoscenza delle correzioni fatte d'ufficio dalla Regione Lazio al fine di capire:!)- come Valle Martella è stata inglobata nel dimensionamento della Nuova Variante di Piano;!)- come sono state corrette le nuove zone d'espanzione.La presenta riveste carattere d’urgenzaCons. Cav. Mario Procaccini
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ZAGAROLO
AL SEGRETARIO GENERALE D.SSA. DANIELA URTESI
AL RESPONSABILE AREA IV^ sig. FONTANA
OGGETTO:- richiesta notizie-. Piani di recupero per Valle Martella.
CONSIDERATO che gli atti necessari per l’espletamento del proprio mandato consiliare vengono frequentemente forniti con grave ritardo, le risposte alle interrogazioni sistematicamente violano i tempi e le modalità prescritte nel Regolamento CONSILIARE e che la recente nomina del Segretario Generale Dott. ssa Daniela Urtesi , non ha nella sostanza, modificato le pessime abitudini acquisite dall’Amministrazione con la compiacenza dell’ex Direttore Generale, Dott. Piero Pescatori.Lo scrivente, a tal proposito, non può esimersi dallo stigmatizzare l’inqualificabile comportamento del Sindaco che, a distanza di OLTRE un anno, non ha ancora provveduto a fornire risposta all’interrogazioni orale presentata nel corso dell’adunanze assembleari.PREMESSO che con l'approvazione del Piano di Recupero (Valle Martella)e per le osservazioni presentate la Regione ha prescritto (OLTRE il taglio dei lineari dei Colli )che per la zona Valle Martella si stima una cubatura aggiuntiva di 150.000 mc mentre per le osservazioni una cubatura di 110.000 mc.Pertanto complessivamente la nuova cubatura di incremento risulterebbe di 762.000 mc, corrispondente a 7620 abitanti da insediare e pertanto superiore a quella prevista pari a 5895 abitanti.Al fine di ricondurre il giusto incremento volumetrico nella presente variante, si è "proceduto a correzione d’ufficio in ciascuna sottozona." CIO’ PREMESSO si RICHIEDE alla S.V. la conoscenza delle correzioni fatte d'ufficio dalla Regione Lazio al fine di capire:!)- come Valle Martella è stata inglobata nel dimensionamento della Nuova Variante di Piano;!)- come sono state corrette le nuove zone d'espanzione.La presenta riveste carattere d’urgenzaCons. Cav. Mario Procaccini
7 ottobre 2008
SOLLECITO RISPOSTA INTERROGAZIONI PROPOSTE CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.07.2008.
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ZAGAROLO
AL SIGNOR PREFETTO DELLA PROVINCIA DI ROMA
AL SEGRETARIO GENERALE D.SSA. DANIELA URTESI
AL RESPONSABILE AREA IV^ COMUNE DI GEOM. FONTANA
AL COMANDANTE DELLA P.M UFF. DI P.G. ANIELLO NUNZIATA.
OGGETTO:-SOLLECITO RISPOSTA INTERROGAZIONI PROPOSTE
CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.07.2008.
CONSIDERATO che gli atti necessari per l’espletamento del proprio mandato consiliare vengono frequentemente forniti con grave ritardo, le risposte alle interrogazioni sistematicamente violano i tempi e le modalità prescritte nel Regolamento CONSILIARE e che la recente nomina del Segretario Generale Dott. ssa Daniela Urtesi , non ha nella sostanza, modificato le pessime abitudini acquisite dall’Amministrazione con la compiacenza dell’ex Direttore Generale, Dott. Piero Pescatori.
Lo scrivente, a tal proposito, non può esimersi dallo stigmatizzare l’inqualificabile comportamento del Sindaco che, a distanza di OLTRE due mesi, non ha ancora provveduto a fornire risposta all’interrogazione orale presentata nel corso dell’adunanza assembleare del 30.07.2008 in merito allo stato della proprietà del terreno distinto in catasto al foglio 46 part.79 e, del Segretario Generale che non si è imposta nei confronti del medesimo al fine di far rispettare le regole stabilite dai vari Regolamenti Comunali.
CONSIDERANDO INOLTRE che le risposte alle interrogazioni proposte dallo scrivente, non di rado, sono incoerenti, contraddittorie, confusionarie ecc. costringendo, lo scrivente, a doversi rivolgere agli organi prefettizi al fine di ottenere risposte ragionevoli, con spiacevoli conseguenze nei confronti di terzi (ad es. diversi impiegati comunali) coinvolti, loro malgrado, in predetta mala gestione.
TUTTO CIO’ PREMESSO lo scrivente, suo malgrado, è nuovamente costretto a comunicare al Signor. Prefetto il mediocre andamento di qualche Ufficio Comunale, l’inqualificabile comportamento dell’Amministrazione e, purtroppo, anche l’insoddisfacente contributo reso dal nuovo Segretario Generale nell’imporsi e nel far rispettare i vigenti Regolamenti Comunali E , a sollecitare le risposte all’interrogazioni proposte durante il Consiglio Comunale del 30.07.08.-
Alla presente si allega:-
Nota interpretativa sullo stato dei luoghi del distributore Carburanti di via Valle Del Formale.-
Estratto copia verbale cons. com. del 30.07.08.
Cons. Cav. Mario Procaccini
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
OGGETTO:-Nota interpretativa “ Richiesta Chiarimenti”
A seguito di sopralluogo effettuato con tecnico di fiducia, presso la stazione di servizio denominata API, sita in Zagarolo, Via Valle del Formale, per meglio lumeggiare la posizione della particella 79 del Foglio 46, di proprietà del Comune di Zagarolo, lo scrivente Consigliere Comunale PROCACCINI Mario, coadiuvato come sopra, ha appurato, che tale particella è stata occupata dalla stazione di servizio totalmente nel modo seguente:
parzialmente dalle tre uscite carrabili (non escluso l’eventualità del posizionamento dello stesso impianto GPL su tale appezzamento);
mentre nella restante parte sono stati realizzati dei muri di contenimento, da un lato, e dall’altro un marciapiede con all’interno aiuola con giardino ornamentale , dove sono presenti alberi di alto fusto che erano presenti ancor prima che venisse realizzato l’impianto di distributore carburanti, che come risulta noto, è stato realizzato nei primi anni 2000.
E’ doveroso precisare che durante il sopralluogo è stato altresì rilevato che il posizionamento di tutto l’impianto ed in special modo ove insiste il locale bar, ed ove insisteva l’autolavaggio di recente rimosso (cosa che fa pensare privo di necessaria autorizzazione), lo stesso è ubicato sotto il costone tufaceo non rispondente alle normative di sicurezza come previsto nella normativa antisismica, in particole la completa non messa in sicurezza del costone sovrastante la stazione stessa.
Si voglia dare riscontro sull’esatta applicazione della legislazione vigente.
Il Consigliere Comunale
Procaccini Mario.
AL SIGNOR PREFETTO DELLA PROVINCIA DI ROMA
AL SEGRETARIO GENERALE D.SSA. DANIELA URTESI
AL RESPONSABILE AREA IV^ COMUNE DI GEOM. FONTANA
AL COMANDANTE DELLA P.M UFF. DI P.G. ANIELLO NUNZIATA.
OGGETTO:-SOLLECITO RISPOSTA INTERROGAZIONI PROPOSTE
CONSIGLIO COMUNALE DEL 30.07.2008.
CONSIDERATO che gli atti necessari per l’espletamento del proprio mandato consiliare vengono frequentemente forniti con grave ritardo, le risposte alle interrogazioni sistematicamente violano i tempi e le modalità prescritte nel Regolamento CONSILIARE e che la recente nomina del Segretario Generale Dott. ssa Daniela Urtesi , non ha nella sostanza, modificato le pessime abitudini acquisite dall’Amministrazione con la compiacenza dell’ex Direttore Generale, Dott. Piero Pescatori.
Lo scrivente, a tal proposito, non può esimersi dallo stigmatizzare l’inqualificabile comportamento del Sindaco che, a distanza di OLTRE due mesi, non ha ancora provveduto a fornire risposta all’interrogazione orale presentata nel corso dell’adunanza assembleare del 30.07.2008 in merito allo stato della proprietà del terreno distinto in catasto al foglio 46 part.79 e, del Segretario Generale che non si è imposta nei confronti del medesimo al fine di far rispettare le regole stabilite dai vari Regolamenti Comunali.
CONSIDERANDO INOLTRE che le risposte alle interrogazioni proposte dallo scrivente, non di rado, sono incoerenti, contraddittorie, confusionarie ecc. costringendo, lo scrivente, a doversi rivolgere agli organi prefettizi al fine di ottenere risposte ragionevoli, con spiacevoli conseguenze nei confronti di terzi (ad es. diversi impiegati comunali) coinvolti, loro malgrado, in predetta mala gestione.
TUTTO CIO’ PREMESSO lo scrivente, suo malgrado, è nuovamente costretto a comunicare al Signor. Prefetto il mediocre andamento di qualche Ufficio Comunale, l’inqualificabile comportamento dell’Amministrazione e, purtroppo, anche l’insoddisfacente contributo reso dal nuovo Segretario Generale nell’imporsi e nel far rispettare i vigenti Regolamenti Comunali E , a sollecitare le risposte all’interrogazioni proposte durante il Consiglio Comunale del 30.07.08.-
Alla presente si allega:-
Nota interpretativa sullo stato dei luoghi del distributore Carburanti di via Valle Del Formale.-
Estratto copia verbale cons. com. del 30.07.08.
Cons. Cav. Mario Procaccini
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
OGGETTO:-Nota interpretativa “ Richiesta Chiarimenti”
A seguito di sopralluogo effettuato con tecnico di fiducia, presso la stazione di servizio denominata API, sita in Zagarolo, Via Valle del Formale, per meglio lumeggiare la posizione della particella 79 del Foglio 46, di proprietà del Comune di Zagarolo, lo scrivente Consigliere Comunale PROCACCINI Mario, coadiuvato come sopra, ha appurato, che tale particella è stata occupata dalla stazione di servizio totalmente nel modo seguente:
parzialmente dalle tre uscite carrabili (non escluso l’eventualità del posizionamento dello stesso impianto GPL su tale appezzamento);
mentre nella restante parte sono stati realizzati dei muri di contenimento, da un lato, e dall’altro un marciapiede con all’interno aiuola con giardino ornamentale , dove sono presenti alberi di alto fusto che erano presenti ancor prima che venisse realizzato l’impianto di distributore carburanti, che come risulta noto, è stato realizzato nei primi anni 2000.
E’ doveroso precisare che durante il sopralluogo è stato altresì rilevato che il posizionamento di tutto l’impianto ed in special modo ove insiste il locale bar, ed ove insisteva l’autolavaggio di recente rimosso (cosa che fa pensare privo di necessaria autorizzazione), lo stesso è ubicato sotto il costone tufaceo non rispondente alle normative di sicurezza come previsto nella normativa antisismica, in particole la completa non messa in sicurezza del costone sovrastante la stazione stessa.
Si voglia dare riscontro sull’esatta applicazione della legislazione vigente.
Il Consigliere Comunale
Procaccini Mario.
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